Descrizione
Dolore al collo
compare nelle persone che vivono uno stato di inflessibilità, rigidità, severità e autodisciplina. Cerca di lasciare andare questa severità: la vita è un gioco, passa del tempo con i bambini e gli animali che sono in grado di ricordarci la bellezza della vita.
Cervicale:
chi soffre ripetutamente di questo particolare dolore tende ad essere dominato da un’attività riflessiva esagerata e da una grande ostinazione. Segnali, questi, che rivelano una scarsa cedevolezza nei confronti delle proprie emozioni, del desiderio di lasciarsi andare, di abbandonarsi. Questi tipi di sofferenza si legano frequentemente a un eccessivo dominio del “mondo” della testa (razionale) sugli istinti.
Dolore alle gengive:
è collegato a decisioni che non vuoi prendere o che non tolleri.
Dolore alle spalle: indica che ti stai facendo carico di una emozione, che appunto la stai “portando sulle spalle”. Non hai il controllo sulle situazioni e prendi con più leggerezza questo compito.
Mal di stomaco:
si verifica quando “non hai digerito una situazione” e appunto ti è rimasta sullo stomaco. Lo stomaco è uno degli organi più sensibili e dove si somatizza di più. Molto probabilmente è una situazione in cui sei stato giudicato negativamente o comunque ha a che fare col rapporto emotivo con le altre persone. Per approfondire vedi Come rilassare lo stomaco. La chiave della serenità e digestione vincente.
Dolore alla parte superiore della schiena:
senti la mancanza di supporto emozionale. Forse ti senti solo e che nessuno ti appoggia e ti vuole bene.
Dolore alla parte centrale della schiena (toracica):
indica senso di colpa, paure inespresse, emozioni represse, odio e rancore. E’ la chiusura del cuore. Il nostro corpo, sotto l’effetto di una umiliazione, tende a “piegarsi” o meglio a “ripiegarsi” su noi stessi.
Dolore alla parte bassa della schiena (lombare): preoccupazioni economiche e senso di inadeguatezza e incertezza.
Dolore all’osso sacro:
stai trascurando una situazione che deve essere sbloccata e risolta. Ha a che vedere con le radici quindi qualcosa di molto basilare e portante nella tua vita materiale.
Dolore al gomito: stai effettuando resistenza ad un cambiamento nella tua vita. Forse è giunto il momento di accettare le variazioni e i cambiamenti.
Dolore al polso:
più di altre articolazioni, è coinvolto nei rapporti interpersonali (dare la mano) e denota l’equilibrio tra rigidità e flessibilità.
Dolore alle braccia:
stai portando un grosso carico emozionale.
Dolore alle mani:
non riusciamo a connetterci con gli altri. Forse, in senso figurato, non stiamo tendendo la mano al prossimo. Cerca di fare nuovi amici, ristabilisci le connessioni.
Dolore ai fianchi:
paura di intraprendere nuovi cammini o immobilità nella propria vita. Può indicare che sei restio ai cambiamenti e al movimento.
Dolore articolare:
così come i muscoli, le articolazioni sono flessibili. Apriti a nuovi modi di pensare, nuove lezioni di vita ed esperienze. Dal punto di vista dell’alimentazione vedi Come guarire definitivamente dall’Artrite mangiando correttamente
Dolore alle ginocchia:
possono indicare problemi nelle relazioni con gli altri. Può indicare anche l’impossibilità di adattarsi agli altri. Può esprimere il grande disagio a vivere delle situazioni umilianti: rifiuto di sottomettersi (“incapacità di inginocchiarsi”).
Mal di denti:
non ti piace una determinata situazione in cui ti trovi, forse tuo malgrado.
Dolore alle caviglie:
non ci concediamo il diritto al piacere. Forse è tempo di essere più tolleranti con se stessi.
Dolore che causa stanchezza:
indica noia, resistenza ed apatia. Cerca di aprirti a nuove esperienze.
Dolore ai piedi:
indica depressione, paura ad avanzare, mancanza di radicamento e di concretezza. I piedi sono un organo che ha più di 7000 connessioni nervose con tutto il corpo, vedi Prova a dormire con una fetta di cipolla nei calzini.
Manifestazioni psicosomatiche nei piedi
I piedi rappresentano il nostro corpo in miniatura, quindi dovrebbero essere il riflesso della nostra costituzione. Un piede magro, ad esempio, dovrebbe appartenere ad una persona magra mentre un piede robusto ad una persona robusta.
Se una persona ha i piedi magri ma è in netto sovrappeso significa che quella non è la sua vera costituzione ma che si trova in un periodo dove il suo corpo preferisce trattenere calorie ed energie invece che perderle;
al contrario (molto più raramente) si trova la situazione in cui il piede robusto ap- partiene ad una persona molto magra, in quel caso la persona è in sottopeso.
Non è un caso se in alcune grandi culture, specie quelle orientali, i piedi siano considerati una parte essenzialmente “sacra” del corpo umano, tanto da essere ad- dirittura venerati. Questo accade perché il piede rappresenta il progredire della vita, dunque il cambiamento e la crescita.
Avere particolare cura nei confronti dei piedi è essenziale per il nostro benessere psicofisico. Credimi, se ti concedi una seduta a settimana ( o anche una ogni due) di Riflessologia Plantare, potresti assistere a una trasformazione incredibile del tuo stato di benessere psico-fisico
Da riflessologo, quale sono, su tale argomento potrei dedicare il libro intero (cosa che farò a breve), ma vediamo di dare intanto delle linee di massima, senza entrare nei dettagli della riflessologia plantare, che è il mio primo amore.
- Cosa indica il dolore ai piedi in psicosomatica?
Se ci sentiamo bloccati in quello che facciamo o nelle aspirazioni alle quali tendiamo, il piede può risentirne. Il dolore ai piedi può essere sintomo di una fase dove ci sentiamo stretti dalle cose e situazioni che ci circondano.
Pensa a quando arriviamo alla sera che piacere si prova nel toglierci le scarpe. Togliamo immediatamente la compressione su di esso. Quando tutto il corpo si trova in compressione (a livello psichico perché bloccato nell’agire) allora il piede riflette ancora di più questo stato emotivo iniziando a far male sotto lo stimolo di una scarpa apparentemente troppo stretta.
- Piede piatto e i suoi significati
Il piede piatto ha come manifestazione un appiattimento dell’arco plantare; i piedi piatti indicano un appoggio non corretto col terreno, è come se indossassero degli scii, la persona con i piedi piatti tende a slittare sulla superficie delle cose, senza mai mettere radici e senza mai mettersi tranquillo.
L’appoggio plantare è in stretta correlazione con le curve della colonna vertebrale, in questi casi prenderemo in esame anche la postura della colonna che, se trattata con manualità apposite entro i 12-15 anni, può essere notevolmente migliorata. Passato tale periodo possiamo far si solo che non peggiori (o se non altro è molto difficile apportare dei grossi cambiamenti)
- Piede torto (o Piede equino).
Ecco spiegate le cause!Si tratta di una deformazione del piede che impedisce a chi ne soffre di appoggiare correttamente e normalmente l’arto a terra. Talvolta si ha dalla nascita, in altri casi si acquisisce in seguito, ad esempio a causa di malattie quali la poliomielite.
Una persona colpita dal “Piede Torto” può avere la tendenza a non entrare realmente nella sua vita, preferendo piuttosto cullarsi in un mondo immaginario per fuggire ai problemi e alle responsabilità che la quotidianità propone. Quando è dalla nascita invece, è una somatizzazione di rabbia da parte della madre nel periodo dei 9 mesi.
- Piede cavo
Si manifesta attraverso un’eccessiva incavatura dell’arco plantare, tale da annullare praticamente il benché minimo segno dell’arco in un’impronta. Chi, cercando sicurezza e protezione, tende a chiudersi in se stessosenza lasciare spazio alle influenze del prossimo, può finire per soffrire di questa patologia, frutto anche di una vita troppo frenetica e attiva, che impedisce alle persone di concedersi un attimo di tregua per sé stessi.
- Dita del piede e le loro manifestazioni
Le dita sono la parte più avanzata del piede. E dunque se il piede rappresenta l’avanzare nella vita, nel presente, le dita sono la sua estensione verso il futuro.
- Piedi prensili (dita a martello)
Il piede prensile si manifesta con il piegarsi delle dita verso il basso come se volessero essere degli artigli nel terreno. Secondo te perché una persona dovrebbe avere questo tipo di piede? Ovvero, scopo mio con questo libro non è solo darti informazioni (bla, bla, bla…), ma voglio aiutarti a comprendere il più possibile l’essere umano in tutte le sue forme.
Torniamo quindi alla domanda. Una persona con i piedi prensili se vuole così arditamente rimanere attaccata al terreno, è una persona che ha paura di lasciarsi andare, spesso per esperienze passate negative, per esempio ha paura di essere raggirata e quindi vive sotto il continuo stimolo della diffidenza e non vive ovviamente la spensieratezza che la porterebbe a vivere con un corpo più rilassato.
- Alluce valgo
Definito anche “Cipolla”, è una deviazione dell’alluce, e colpisce tipicamente chi, per non deludere gli altri, mette da parte se stesso e le proprie aspirazioni per sod- disfare quelle altrui. E, in tal modo, finisce per non trovare il proprio posto e la propria serenità.
Ha un collegamento con la colonna vertebrale infatti in riflessologia plantare l’ungo il bordo del piede ritroviamo la zona riflessa della colonna vertebrale. Più essa si curva in avanti o lateralmente più sarà accentuato l’alluce valgo (a volte non c’è una curvatura della colonna ma una fortissima tensione che la mantiene in uno stato di compressione a livello delle vertebre dorsali)
- Piede d’atleta, quali sono le cause?
Con questa definizione ci si riferisce ad una particolare infezione, una micosi dovuta a funghi che provocano sul piede una serie di lesioni, soprattutto tra le dita dei piedi, sulla pianta e il bordo interno. Sulla pelle possono apparire come delle vesciche, umide, oppure come arrossamenti che portano alla desquamazione.
Dal punto di vista psicosomatico, questa manifestazione indica una contrarietà a fronte di situazioni che hanno preso una piega a noi sfavorevole, o piuttosto una volontà di non avanzare, cambiare.
In Riflessologia Plantare ha un collegamento con tutti i linfonodi del collo in quan- to si manifesta proprio sulla zona riflessa. Questo disturbo si può notevolmente migliorare con la stimolazione manuale delle stessa zona.
- Piedi gonfi
Il gonfiore può essere determinato da una sensazione di insoddisfazione di fronte alle limitazioni che ci impone la vita di ogni giorno. Capita ad esempio che, una vol- ta rimosso il motivo scatenante di questo blocco (un’attività lavorativa, una relazi- one sentimentale, ecc…) le persone che soffrono di piedi gonfi improvvisamente ritrovino il loro equilibrio e guariscano da questo disturbo.
Una forte tensione allo stomaco può anche essere il significato nascosto; esso infatti altera l’equilibrio lin- fatico dando origine cosi al gonfiore. Ti ricordo che in medicina cinese: Stomaco- Milza-Pancreas e cingoli linfatici fanno parte delle stessa famiglia e quindi uno squilibrio di uno di questi porta scompensi anche agli altri.
- Vescica ai piedi
Sono piccoli rigonfiamenti della pelle che, al loro interno, contengono del siero, un liquido trasparente. Se ne soffriamo spesso dovremmo chiederci se sulla nostra strada, metaforicamente, troviamo degli ostacoli che ci impediscono di avanzare e raggiungere il nostro obiettivo, realizzandoci.
Camminare con i piedi volti verso l’interno.
Questo particolare atteggiamento posturale è tipico di coloro che soffrono della cosiddetta “sindrome di Peter Pan”, ovvero di persone rimaste eterni bambini, che si rifiutano di crescere affrontando le responsabilità dell’età adulta.
Se non migliora dopo i 18 anni rappresenta anche una chiusura nel vivere la propria sessualità con disinvoltura in quanto implica anche una chiusura del bacino anteriormente che porta a una torsione dell’anca in avanti che a sua volta da appunto una camminata con i piedi volti internamente.
- Verruche plantari
Isolate oppure a strati, le verruche sono di fatto piccoli tumori della pelle, che possono essere legati a bassa autostima, una sensazione di inadeguatezza. Più banalmente, le verruche possono venire quando ci vergogniamo dell’aspetto dei nostri piedi, o della loro igiene.
Rappresentano anche un forte abbassamento delle difese immunitarie della zona su cui si presentano. Conoscendo la mappa di Riflessologia Plantare potresti capire qual’è l’organo in sofferenza in base a dove si sono manifestate.
- Tallone
Sul tallone poggia di fatto gran parte del peso del corpo, e dunque su di esso facciamo conto per poggiare le nostre aspirazioni e tutto il nostro essere.
- Dolore al tallone
Chi di noi non si è mai trovato di fronte ad un vicolo cieco, con la sensazione di non poter trovare una soluzione ad un problema, o di non riuscire a cambiare una situazione che non ci piace? Ecco, in questi casi è come se ci venisse a mancare un solido appoggio sotto i piedi.
E’ così che può svilupparsi un fastidioso dolore al tallone, connesso sia agli aspetti strettamente materiali (economici, pratici) sia a quelli immateriali (affettivi) della vita.
- Peso sui talloni
Questo tipo di postura psicosomatica esprime un carattere molto deciso accompagnato spesso da un falso senso di stabilità psichica.
Quando camminiamo con il peso sui talloni, si verifica una cosa innaturale e quindi deve essere dettata da una forza interiore; si è portati anche a stringere le mascelle, si irrigidisce il ventre e il tutto si riversa anche sulla nostra respirazione, la quale viene compressa e ci dà una sensazione di ansia, la quale però viene volutamente nascosta.
Queste persone faticano a rilassarsi e a sentirsi a proprio agio nelle situazioni spontanee. Il camminare sui talloni porta a degli scompensi di tutta la colonna vertebrale
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