Descrizione
Lingua
Pulizia della lingua Con OLIO ESSENZIALE DI SALVIA Mettere qualche goccia sullo spazzolino e grattare la lingua. Previene l'alito cattivo e pulisce e disinfetta la lingua.
Siccome la digestione parte Dalla bocca e in paricolare dalla lingua ,tenendola pulita riusciamo a riconoscere i sapori che stimlano gli enzimi per inizio di buona digestione
SE nella bocca c'è candidosi e la lingua diventa insensibile pruriginosa e fastidiosa, o si macchia con vescichette bianche
SEMI DI POMPELMO cura di 2 mesi per disattivare le micosi tipo la candida e altre
PULISCI LINGUA
Sapete leggere i messaggi che vi manda la vostra lingua?
Quando si va da medici alternativi parte integrante della visita è l'osservazione della lingua. Sapete perchè? Ecco la risposta secondo la medicina orientale...
"La lingua rivela la forza e la condizione del cuore e anche il funzionamento dello stomaco. Dovrebbe essere di colore rosa e avere la superficie ruvida con piccoli peduncoli. Quando è segnata da una profonda screpolatura, o è liscia, lucente e rossa, indica problemi cardiaci.
Le macchie, le afte e il colore bianco sulla lingua suggeriscono che ci sono disturbi allo stomaco. La lingua che trema, quando viene tirata fuori o quando non si riesce ad estrarla, evidenzia un problema al sistema nervoso o al cervello.
E' un organo molto importante perchè, essendo la sede del gusto, percepisce tutti e cinque i sapori.
Quando la radice della lingua è scura, nera, è probabile che ci sia la presenza di un cancro."
tratto da: Noboru B. Muramoto "Il medico di se stesso - Manuale pratico di medicina orientale" ed. Feltrinelli
L’osservazione della lingua del paziente consiste nel far protrudere la lingua ed appoggiarla sul labbro inferiore per far valutare al medico:
- il corpo linguale in relazione al colore (rosso, pallido, violaceo, scarlatto, bluastro…), alla forma (improntata, allungata, contratta…), ai movimenti (rigida, fascicolante, tremolante…), all’umidificazione (asciutta, umida, gocciolante…);
- la patina linguale il relazione al colore (bianco, giallo, marrone, nero…), alla forma e distribuzione (a carta geografica, lateralizzata a destra o sinistra…), allo spessore (sottile, spessa, ammassata…), alla sua densità (compatta, grassa, friabile…)
L’osservazione della lingua si avvale inoltre di una particolare “topografia” che fa corrispondere le varie parti della lingua alle varie zone del corpo ed ai numerosi organi e visceri. Dunque un’alterazione localizzata del corpo linguale o della patina suggerisce un’alterazione dell’organo, del viscere o della regione del corpo corrispondenti.
Attraverso l’osservazione della lingua il medico è in grado di riconoscere alcuni segni che gli permettono di capire se il paziente ha o del cuore, quelle della regione centrale della lingua a malattie dello stomaco, del pancreas e della milza, quelle dei bordi al fegato ed alla colecisti e quelle della radice al rene ed agli intestini.
Per approfondire vedi il documento qui sotto: Semeiotica Glossoscopica Integrata - relazione presentata da Lucio Sotte a San Miniato Pisa nel 2000
Semeiotica integrata glossoscopica cinese ed occidentale
Lucio Sotte
Direttore della Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese
La medicina tradizionale cinese offre alla medicina occidentale degli importanti suggerimenti in particolare in due indagini semeiologiche che vengono - seppur in maniera differente - sfruttate anche in Occidente: l’esame della lingua o glossoscopia e quello del polso radiale o sfigmologia radiale.
Lo scopo di questo studio è di presentare al medico occidentale gli aspetti salienti della glossoscopia cinese per permettergli di intuire come questa lo possa aiutare anche nella diagnostica occidentale oltre che in quella tradizionale cinese.
La glossoscopia cinese utilizza le cosiddette otto regole diagnostiche (freddo-calore, vuoto-pienezza, interno-esterno, yin e yang) per indagare attraverso l’osservazione della lingua sullo stato della bioenergia, del sangue e dei liquidi dell’intero organismo e dei singoli organi e visceri che lo compongono.
Rivediamo brevemente gli aspetti più salienti della glossoscopia occidentale per confrontarla poi con quella tradizionale cinese.
La glossoscopia occidentale appartiene al più complesso esame semeiologico del cavo orale e del faringe e prende in considerazione particolarmente tre aspetti della lingua: la sua motilità (Tab 1), le sue dimensioni (Tab 2) ed i caratteri della sua superficie (Tab 3).
Tabella 1
Motilità linguale
Si indaga invitando il paziente a protrudere la lingua, talora falsi difetti in caso di patologie algiche
Incapacità a protrudere la lingua
(compromissione bilaterale dei centri motori bulbari o dei nervi ipoglossi)
Deviazione della lingua da un lato
(ictus ed emiparesi o compromissione dei nervi ipoglossi)
Movimenti ipercinetici, tics.
La motilità linguale è espressione del corretto funzionamento dei distretti cerebrali deputati al suo controllo e delle vie nervose che ne trasmettono gli stimoli.
La motilità linguale viene indagata facendo protrudere la lingua al di fuori del cavo orale e le sue alterazioni possono consistere nell’incapacità alla protrusione o nella deviazione della lingua da un lato - espressione di un danno periferico o centrale delle vie e dei centri nervosi - o in movimenti ipercinetici e tics - espressione di un’iperattività motoria correlata generalmente ad uno stato di eretismo psichico.
Tabella 2
Dimensioni linguali
Macroglossie:
Patologie mediche:
mixedema, acromegalia, amiloidosi, patologie mentali
Patologie chirurgiche:
cisti, flemmoni, patologie neoplastiche
Microglossie:
malattia di Simmonds, paralisi bulbare cronica, esiti cicatriziali
Le dimensioni linguali sono espressione dell’interessamento di quest’organo in corso di patologie generalizzate o locali di natura medica o chirurgica. Si distinguono della macroglossie correlate a patologie mediche come il mixedema, l’acromegalia e l’amiloidosi ed altre di natura chirurgica dovute a cisti, flemmoni o neoplasie; si descrivono inoltre delle microglossie in corso di microsplancnia da malattia di Simmonds da altre correlate alla paralisi bulbare cronica o ad esiti cicatriziali a seguito di traumi.
Ricordiamo come anche i disordini mentali gravi siano spesso correlati a macroglossie associate ad ipercinesi.
Tabella 3
Caratteri della superficie linguale
Colore del corpo linguale
Pallida (anemia)
Bluastra (cianosi, poliglobulia)
Rossa
Glossite carrale acuta in corso di stomatite
(generalmente normale stato di umidificazione, disegno papillare conservato, talora esuberante - scarlattina, talora distrofico - scorbuto)
Glossite ulcerativa
(alterazioni algiche della motilità)
Glossite subacuta
(terapie antibiotiche)
Glossite catarrale cronica
(poi pallida e distrofica in corso di pellagra, ariboflavinosi, anemie etc)
Colore e struttura della patina linguale
Patinosa umida
(dispepsia, costipazione, flogosi acuta febbrile prime vie aeree)
Patinosa arida
(gastroenterite o colite con disidratazione da vomito o diarrea)
Lingua a carta geografica o glossite esfoliativa
(defedati, alcolisti, disvitaminosi)
Patine particolari:
Lingua a dardo
con patina bianca al centro e lingua rossa - tifo e paratifo
Lingua
con patina scura e lingua rossa: peritonite, insufficienza renale etc.
L’indagine della superficie linguale ci permette di approfondire questo esame semeiologico attraverso l’esame del colore del corpo linguale e del colore ed aspetto della patina.
Il colore del corpo linguale - che in condizioni normali è roseo-rossastro - può virare verso il rosa pallido, il cianotico-bluastro o il rosso più o meno acceso.
Il colore rosa pallido si osserva in corso di stati anemici di varia origine e si accompagna a pallore delle labbra e dell’incarnato.
Il colore cianotico bluastro è espressione di un ristagno circolatorio determinato da fenomeni locali (varici, edemi, ostruzioni intriseche o estrinseche dei vasi) o generali (insufficienza cardio-circolatoria); questi ultimi si associano in alcuni casi a insufficienza respiratoria che aggrava il quadro clinico.
Il colore rosso è segno di fenomeni infiammatori acuti, subacuti o cronici che colpiscono solo la lingua (glossite) ma talora si possono estendere all’intero cavo orale e faringeo. Tali fenomeni infiammatori possono avere origine fisica (ustioni, irraggiamento) chimica (ingestione di sostanze caustiche) infettiva di tipo batterico, micotico o virale (candidosi, scarlattina) o carenziale condistrofie ed ipotrofie (pellagra, scorbuto, anemie, ariboflavinosi etc.)
Il colore e la struttura della patina linguale danno invece altre indicazioni: lo stato di buona idratazione dell’organismo corrisponde ad una normale patina linguale che può accentuarsi (lingua patinosa umida) in corso di fenomeni dispeptici o flogistici delle prime vie aeree o essiccarsi (lingua patinosa arida) in corso di disidratazione da vomito o diarrea in corso di gastroenterite o colite.
La glossite esfoliativa con lingua a carta geografica è tipica di disvitaminosi o dei soggetti defedati. Ricordiamo inoltre alcuni aspetti particolari della lingua: la lingua a dardo con patina bianca al centro e lingua rossa tipica del tifo e paratifo e la lingua fuligginosa con patina scura e lingua rossa tipica della peritonite o di stati di insufficienza renale.
La glossoscopia tradizionale cinese è inserita all’interno di uno dei quattro elementi della diagnosi: l’ispezione o wàng zhen.
Sicuramente la glossoscopia rappresenta l’esame più utilizzato, più dettagliato dell’intero esame ispettivo e quello che fornisce al medico di formazione cinese la maggior messe di dati sullo stato della bionenergia, del sangue e dei liquidi dei vari organi e visceri.
Di norma si distinguono in questo esame tre aspetti fondamentali: la topografia linguale fornisce delle interessantissime corrispondenze che vengono utilizzate allo scopo di far correlare alterazioni linguali localizzate o più generalizzate con l’attacco di singoli organi e visceri o dell’intero organismo.
Attraverso l’esame del corpo linguale e della patina si hanno elementi utili sia da un punto di vista diagnostico come anche in ambito prognostico: le modificazioni del corpo e della patina linguali sono infatti estremamente utili per valutare la gravità della malattia, la sua evoluzione ed anche l’efficacia della terapia.
Il san jiao o triplo riscaldatore è un’entità viscerale della MTC che ha il compito di unificare e coordinare le funzioni degli organi addominali e toracici: è distino in tresezioni.
Figura 1
Topografia linguale secondo la teoria del San Jiao (triplo riscaldatore)
Il riscaldatore superiore è il software degli organi toracici cuore e polmone, ad esso corrisponde la punta della lingua.
Il riscaldatore medio corrisponde alle funzioni di digestione ed assimilazione del pancreas e dello stomaco e ad esso corrisponde il terzo centrale della lingua.
Il riscaldatore inferiore è correlato alle funzioni degli intestini, del sistema urogenitale ed in parte anche del fegato e gli corrisponde la radice della lingua.
La topografia linguale secondo gli organi e visceri assegna le varie porzioni della lingua agli organi addominali e toracici.
Figura 2
Topografia linguale secondo la teoria degli organi e visceri
La punta corrisponde al cuore nella parte apicale ed al polmone in quella subito retrostante.
Il centro del terzo medio della lingua è assegnato a stomaco e pancreas (milza nel disegno) mentre i bordi sono assegnati a fegato e vescicola biliare.
La radice della lingua corrisponde all’apparato genito urinario ed agli intestini.
Analizziamo ora gli elementi più importanti dell’esame del corpo linguale: il colore,l’aspetto e forma ed i movimenti della lingua (Tab. 4).
Tabella 4
Corpo linguale: colore, aspetto e forma
Colore
pallido, rosso, cianotico-viola e blu, colore vene sublinguali
Aspetto e forma
splendente e avvizzita, grossa e sottile, improntata, fissurata, ruotata, pustole ed ulcere, emorragie, ascessi
Movimenti
dura e flaccida, corta-retratta e pendente, uscente, deviata, mobile, tremolante, intorpidita e paralizzata
Il colore del corpo linguale è espressione dello stato e della circolazione della bioenergia e del sangue.
Se la lingua è pallida, come in questi due esempi, traduce un difetto della bioenergia e/o del sangue.
Se è carente l’energia, la lingua in genere è anche gonfia ed umida (Figura 3) perché i liquidi, scarsamente dinamizzati, tendono a ristagnare nell’organo.
Figura 3
Lingua pallida, gonfia, umida
Se è carente il sangue, la lingua in genere è anche sottile ed asciutta (Figura 4) perché è carente il trofismo dei tessuti promosso dal sangue.
Figura 4
Lingua pallida, sottile ed asciutta
Secondo la medicina cinese la lingua rossa traduce la presenza di “calore”.
Il calore può manifestarsi all’improvviso, come accade in corso di fenomeni di natura flogistica acuta (Figura 5), allora arrossa tutta la lingua o la porzione di essa associata all’organo o viscere affetto dal fenomeno infiammatorio.
Figura 5
Lingua rossa e patinosa gialla
Il calore può essere di lunga data, come accade in corso di meiopragie o discrasie che si sono evolute nel corso degli anni (Figura 6), allora si associa spesso anche a fissurazioni del corpo linguale o a scomparsa regionale o totale della patina.
Figura 6
Lingua rossa, fissurata, patina assente
La lingua di sfumatura viola-cianotica (Figura 7) più o meno intensa indica che la bioenergia e/o il sangue ristagnano nel corpo a livello distrettuale (allora la sfumatura viola apparirà nel distretto linguale corrispondente all’organo interessato dal ristagno) o generale ed in questo caso la lingua sarà diffusamente violacea. Tanto maggiore è il ristagno tanto più carico sarà il colore viola.
Figura 7
Lingua violacea
L’esame della patina linguale permette di approfondire ulteriormente la diagnostica secondo le otto regole (Tabella 5).
Tabella 5
La patina linguale
Colore:
8 regole (freddo-calore)
Spessore:
8 regole (deficit-eccesso), resistenza o debolezza della bioenergia
Distribuzione:
8 regole (interno-esterno) progressione patologie esterne,localizzazione dei fattori patogeni all’interno
Radice:
8 regole (deficit-eccesso) resistenza dell’energia antipatogena
Il colore della patina linguale traduce prevalentemente ciò che in medicina cinese viene definito “attacco del freddo e del calore”: le flogosi sierose si manifestano con una patina bianca e quelle mucose e mucopurulente con una patina che vira prima verso il giallo e poi verso il marrone sempre più scuro.
Anche lo spessore della patina è in relazione con la gravità del fenomeno flogistico in atto ma anche con la presenza di mucosità e catarri la cui produzione può essere determinata da fattori endogeni. Inoltre la patina spessa indica generalmente uno stato di pienezza di bioenergia così come quella ben radicata. L’assottigliamento o la scomparsa della patina linguale sono invece segni di meiopragie endogene o di indebolimento della bioenergia a causa degli esiti di fenomeni flogistici acuti.
La localizzazione della patina può dare indicazioni prognostiche e topografiche.
Analizziamo ora alcuni esempi di patina linguale.
L’attacco dell’energia cosmopatogena freddo (raffreddore, flogosi respiratorie e/o gastrointestinali e/o urinarie, reumatismi, torcicollo) si manifesta soprattutto all’esordio con la comparsa di una patina bianca in corso di flogosi sierosa (Figura 8).
Figura 8
Patina linguale bianca
La patina bianca assume sfumatura giallastra mano a mano che il fenomeno flogistico indotto dall’attacco del freddo si approfondisce ed “il freddo si trasforma in calore” quando la flogosi da sierosa diventa siero-mucosa (Figura 9), come può accadere nella fase evolutiva delle stesse patologie citate in precedenza.
Figura 9
Patina linguale gialla
La patina francamente gialla è chiaro segno di “calore” e la flogosi che lo determina, spesso di natura batterica o virale, assume caratteristiche mucose franche e muco-purulente.
Il colore marrone scuro o nero è segno della comparsa di “calore tossico”, si tratta della evoluzione ulteriore di fenomeni flogistici che si accompagnano a stati tossiemici (Figura 10).
Figura 10
Patina linguale marrone scuro o nera
Abbiamo già in precedenza fatto notare come la lingua possa presentarsi con la patina erosa. Anche in questo caso occorre interpretare il segno che può esprimere patologia acuta o cronica.
Nel primo caso l’erosione indica una distrofia della patina di natura flogistica, nel secondo caso uno stato di discrasia cronica impedisce una normale nutrizione dei tessuti linguali e delle papille che si manifesta con questi segni carenziali.
Figura 11
Patina linguale erosa
Conclusioni
La conoscenza contemporanea degli elementi della glossoscopia occidentale e cinese permette al medico di formazione occidentale di aprire orizzonti più ampi alla sua indagine semeiologica .
Siamo solo all’inizio di questo percorso di integrazione delle due medicine che ci auguriamo si possa sviluppare esaltando gli aspetti positivi di questi due differenti metodi di esame del reale.
Biblografia
1. Sotte L., Muccioli M., Diagnosi e Terapia in Agopuntura e Medicina Cinese, Tecniche Nuove, Milano, 1992.
2. Di Concetto G., Sotte L., Pippa L., Muccioli M., Trattato di Agopuntura e Medicina Cinese, UTET, Torino, 1992.
3. Chamfrault A., Traité de Médecine Chinoise, Tome I, Chamfrault ed., Angouleume, 1961.
4. Chamfrault A., Traité de Médecine Chinoise, Tome II, Chamfrault ed., Angouleume, 1961.
10. Pippa L., Muccioli M., De Giacomo E., Sotte L., Semeiologia Cinese, Quaderni di Medicina Naturale della Rivista Italiana di medicina Tradizionale Cinese, Civitanova Marche, 1995.
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