Descrizione
OROVITA MELISSA
SEDATIVO
FAMIGLIA : Labiatae
COMPOSIZIONE: Acqua 90%, Melissa (Melissa Officinalis L.) foglie 10%
COMPONENTI PRINCIPALI: olio etereo, mucillagine, amido, tannino, saponina acida
OLIGOELEMENTI: Mg 6,7 mg/L Li 0,1 mg/L P 25 mg/L
PROPRIETA': azione tonica sul cervello, cuore, utero, apparato digestivo e tiroide; antispasmodico,
stimolante fisico e mentale, favorisce le mestruazioni, sudorifero e vermifugo, coleretico,
carminativo, eupeptico, stomachico, tonico, antispastico.
INDICAZIONI: forme nervose ed ansiose, insonnia, nevralgie, crisi nervose, indigestione,
aerofagia, flatulenza, dispepsia, mestruazioni dolorose, spasmi uterini, sindrome pre-mestruale,
spasmofilia, emicranie, tossi spasmodiche, herpes simplex.
MENTALE: ansia, angoscia, tensione
EMOZIONALE: mancanza di gioia
SEGNO ZODIACALE: Toro
SIMBOLOGIA PLANETARIA : Giove - Luna
CLASSIFICAZIONE ENERGETICA: Merkur
ELEMENTO: Fuoco - Aria
MODO D'USO: da 21 a 33 gocce 3 volte al giorno. Consiglio ore 7, 15 e 21. Per un'azione più
profonda (di tipo energetico) la dose è da 12 gocce a 3 gocce 1 o più volte al dì per via sublinguale.
ASSOCIAZIONI PIU' FREQUENTI: Trittico vegetale MIRABOLANO ricostituente nervoso;
Trittico vegetale SIDERITE per paure e incubi; Rugiada SALVIA problemi mestruali.
sinergico: Rugiada IMPERATORIA.
ETIMOLOGIA Gli antichi Greci, narravano di una ninfa di nome "Melissa" che aveva donato agli uomini, l'arte della "smielatura", ovvero il modo di carpire alle api, il miele; questa ninfa, era sorella di Amaltea ed insieme accudivano Giove con il latte di una capra; quando il dio divenne il re dell'olimpo, portò con sé l'animale e donò alle ninfe, uno dei suoi corni, che aveva la proprietà di soddisfare tutti i loro desideri e che fu chiamato il "corno dell'abbondanza". Questo riferimento mitologico, ci fa comprendere quale pozzo di dovizie è la Melissa, per la parte Spirituale dell'uomo e soprattutto, per i suoi centri nervosi, vero sistema di comunicazione della sua energia vitale, il cui momento più delicato, cade in primavera (toro). In fine non dimentichiamo, che il bianco latte di capra, indica l'energia nervosa, che gli antichi consideravano dello stesso colore e che il miele è sempre stato collegato al concetto di ricostituente per coloro che si sentivano esauriti e stressati.
In Greco antico Melissa e miele, hanno la stessa radice.
La Melissa officinalis, o Erba cedrina o Cedronella , o Melissa è pianta erbacea spontanea, perenne e rustica, molto ricercata dalle api ed è appunto per questo motivo che prende il nome dal greco "mélissa". Cresce spontaneamente nell'Europa meridionale e nell'Asia occidentale. In Italia la si può trovare lungo le siepi e nelle zone ombrose; viene inoltre coltivata nei giardini. È nota per le sue proprietà medicamentose ed è molto apprezzata anche come Erba Aromatica.
Il temibile dio Crono era un essere crudele e spietato che non esitava a divorare i propri figliquando gli capitavano per le mani. La moglie, Rea, faceva il possibile per proteggere i figli, ma non sempre vi riusciva. Dopo la nascita di Giove la dea decise di mettere il piccolo al sicuro affidandolo ad una ninfa figlia del re Melisso di Creta, Melissa. Nutrire e crescere un bambino non è facile, specie se fa parte della prole di dei, ma Melissa e le sue amiche ninfe non si persero mai d'animo e diedero al piccolo tutto il loro amore. Per sfamare il bambino una capra, Amaltea, diede il suo latte, mentre la stessa Melissa procurava il miele per addolcirlo. Quando Giove riuscì a strappare il potere al crudelissimo padre non dimenticò la sua nutrice e le sue amiche. La Capra Amaltea, divenuta vecchia, aveva perso un corno che il padre degli dei trasformò in un Corno dell'Abbondanza che si riempiva istantaneamente di tutto ciò che le ninfe che lo avevano nutrito desideravano,senza-mai-svuotarsi. Per premiare la dedizione di Melissa la trasformò in un'ape (animale sacro agli dei) e anche per la capra Amaltea ci fu un premio: fu eternata in cielo nella costellazione del Capricorno Si racconta che al tempo in cui gli uomini erano ancora selvaggi e si sfamavano cibandosi di carne di animali e di quella dei propri simili Melissa e le sue amiche mostrarono a quei brutalissimi esseri le proprietà del miele, cibo degli dei, delle erbe e dei frutti del bosco. Gli uomini impararono allora a cibarsi dei frutti del bosco e della terra e soprattutto del miele.
Questo riferimento mitologico, ci fa comprendere quale pozzo di dovizie è la Melissa, per la parte spirituale dell’uomo e soprattutto per i suoi centri nervosi, vero sistema di comunicazione della sua energia vitale, il cui momento più delicato, cade in primavera (toro). Infine non dimentichiamo, che il bianco latte di capra, indica l’energia nervosa, che gli antichi consideravano dello stesso colore e che il miele è sempre stato collegato al concetto di ricostituente per coloro che si sentivano esauriti e stressati.
Nell’Impero Bizantino, ci fu perfino un ordine di suore chiamato "Melisse", perché si nutrivano prevalentemente di miele.
In Greco antico Melissa e miele, hanno la stessa radice.
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