Descrizione
OROVITA POTENTILLA
PROPRIETA' la Potentilla erecta è in grado di contrastare i disturbi legati al ciclo e donare una sensazione di benessere a tutto l’organismo. Utile in caso di Emicrania muscolo/tensiva
FAMIGLIA: Rosaceae
COMPOSIZIONE: Acqua 90%, Potentilla erecta L. (radice) 10%
COMPONENTI PRINCIPALI: catechina, tormentolo, tannini, acido chinovico
OLIGOELEMENTI: Zn 11,4 mg/L, Mg 84,2 mg/L, Cu 0,12 mg/L, K 210 mg/L, Li 0,04 mg/L, Fe 3
mg/L.
PROPRIETA': astringente, cicatrizzante, emostatico, antidiarroico, antiputrido, antinfiammatorio,
antimicrobico.
INDICAZIONI: enteriti, diarree, dissenteria, nefriti, incontinenza urinaria, leucorrea.
MENTALE: pensieri autodistruttivi
EMOZIONALE: rifiuto di se stessi
SEGNO ZODIACALE : Vergine
SIMBOLOGIA PLANETARIA: Mercurio - Sole
CLASSIFICAZIONE ENERGETICA: Sal
ELEMENTO : Fuoco Terra
MODO D'USO: da 21 a 33 gocce 2-4 volte al giorno, consiglio ore 6, 12, 18 e 24. Per un'azione
più profonda (di tipo energetico) la dose è da 12 gocce a 3 gocce 1 o più volte al dì per via
sublinguale.
ETIMOLOGIA - Dal latino classico Potens-entis=potente, capace di fare qualcosa, ebbene questa
pianta, ha la capacità di fermare i flussi acquosi che l'organismo malato, emette e ripristina
quindi, l'equilibrio. Questa forza, non è cosa da poco, poiché combatte una serie di effetti di
origine Merkuriale e noi conosciamo l'Energia micidiale di questo Principio, la sua potenza
temibile, di cui i Filosofi ci hanno parlato con rispetto; perciò fu dato questo nome alla Potentilla,
in quanto si riconobbe in essa, un argine al dilagare delle "acque malefiche" come le chiamava il
"Trattato dei cinque sensi.
Il nome Potentilla è di origine latina ed è composto dalla radice “potentia”, cioè potenza e forza, e
dalla desinenza “illa”, che è un diminutivo; letteralmente, dunque, significa grande forza in un
piccolo fiore. Il significato simbolico attribuito alla potentilla è quello dell'amore materno; pare,
infatti, che, quando piove, le foglie si racchiudano sopra il fiore come per proteggerlo. Da sempre,
inotre, alla potentilla sono assegnate proprietà medicinali.
Gli estratti di radice di tormentilla sono ricchi di tannini. Questi costituenti naturali delle piante
hanno azione astringente, cioè stimolano la contrazione dei tessuti umani: è per questo che questa
pianta viene impiegata nella medicina popolare come rimedio antidiarroico ed emostatico.
Gli estratti di tormentilla hanno anche un effetto antibatterico e sono pertanto utili nell'igiene
orale, per la cura di leggere infiammazioni della bocca e della gola, per il mal di denti e per i
disordini gastro-intestinali.
Nella medicina popolare la tormentilla viene usata per sciacqui e gargarismi in caso di
infiammazione della bocca e della gola e, per le sue proprietà cicatrizzanti, in caso di ferite che
stentano a rimarginarsi, scottature, principio di congelamento e emorroidi.
Tinture o estratti di tormentilla vengono aggiunti ai prodotti per l'igiene orale, ai saponi da bagno,
alle creme per i pori dilatati, alle lozioni dopo-barba, ai deodoranti e a tanti altri prodotti per la
cura-della-persona.
La parola "tormentilla" deriva dal latino tormentina, che significa crampi intestinali o coliche e
l'uso della sua radice per alleviare questi sintomi risale indietro nel tempo. Il termine botanico
"Potentilla erecta" si riferisce letteralmente a un organismo potente ed eretto.
Le proprietà astringenti e antibatteriche della tormentilla sono conosciute fin dall'antichità. Una
leggenda racconta che durante l'epidemia di peste in Germania nel 14° secolo, una voce celestiale
attirò l'attenzione delle persone su questa pianta dagli straordinari poteri curativi.
Il prete erborista Johann Künzle scriveva nel 1911: "Fare gargarismi per 8 giorni con un infuso di
tormentilla e acqua molto calda aiuta i denti traballanti a riacquistare fermezza"
La sua radice si presenta di un colore giallastro, ma quando viene tagliata diventa
immediatamente di colore rosso sangue. Uno dei suoi sinonimi in tedesco è infatti "Blutwurz" e in
inglese "Bloodroot": radice di sangue. La tintura rossa estratta dalla radice viene usata per
fabbricare l'inchiostro rosso.
La Bibbia abbonda di citazioni sull'olivo ed il suo olio: dalla Genesi apprendiamo che la seconda
colomba mandata da Noè dopo il diluvio universale tornò con un ramoscello di olivo nel becco,
segno evidente che l'acqua si era ritirata da una zona olivetata, localizzabile sul monte Ararat,
nella Turchia orientale.Ne parla Mosè nel Deuteronomio e Samuele nel libro primo; citano gli
olivi e gli oliveti i profeti Gioele, Amos, Miscea e Ezechiele. Nel Levitico, Iddio parla a Mosè
ordinandogli di curare i lebbrosi con l'olio di oliva Re Salomone pagò i carpentieri di Tiro che
avevano lavorato al tempio di Gerusalemme con 20 mila misure di olio di oliva.
L'olivo è stato da sempre considerato una pianta sacra; dalla identificazione dell'olio di oliva con lo
'Spirito di Dio' nasce l'unzione regale e sacerdotale; infatti la religione cristiana, proprio
riferendosi all'olivo e al suo olio, citati nei Vangeli, estese il dono dell'olio benedetto a tutta la
comunità dei credenti.
L'olio di oliva benedetto serve per il battesimo e per la consacrazione dei sacerdoti, per offrire
l'estrema unzione ai morenti ed infine, con l'olio di oliva si segna la fronte dei soldati di Cristo.
Giorno di pace è quello delle palme; l'olivo benedetto viene scambiato come segno di pace e viene
collocato a capo del letto o vicino al crocifisso. La lampada ad olio, permanentemente accesa
vicino al Tabernacolo, testimonia della presenza del Corpo di Gesù Cristo.
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