Descrizione
RUGIADA TIMO
ANTISETTICO
FAMIGLIA: Labiate
COMPOSIZIONE: Acqua 90%, Timo (Thymus vulgaris L.) foglie 10%.
COMPONENTI PRINCIPALI: olio essenziale, alcoli, idrocarburi, resina, tannino, saponina.
OLIGOELEMENTI: Co 0,172 mg/L, Mn 1,12 m/L, NI 0,374 mg/L, Cu 0,054 mg/L, Zn 1,94 mg/L,
S 52,2 mg/L.
PROPRIETA': antisettico, antispasmodico, disinfettante, antiputrefattivo, espettorante, bechico,
cicatrizzante.
INDICAZIONI: tossi, raffreddori, parassiti intestinali, flatulenza, dolori articolari, eczemi, ristagni
sanguigni.
SIMBOLOGIA PLANETARIA: Sole - Venere
CLASSIFICAZIONE ENERGETICA: Sulphur
ELEMENTO: Fuoco
MODO D'USO: da 30 a 33 gocce in un po' d'acqua, 3 volte al di', preferibilmente seguendo il moto
solare, ovvero alba mezzodì tramonto. Per un'azione più profonda (di tipo energetico) la dose è da
12 gocce a 3 gocce 1 o più volte al dì per via sublinguale.
ASSOCIAZIONI PIU' FREQUENTI: Rugiada MIRRA antibatterico, cicatrizzante; Orovita
ECHINACEA e/o SEPTEMIMMUN , SEPTEMFEBRUM sinergico per febbre; BARDANA antibiotico;
SEPTEMINFLUO antinfluenzale; SEPTEMINTES per coliti.
ETIMOLOGIA La parola Timo, dal latino Thymum-i, proviene dal termine thymiana-atis, che
vuole significare "molto profumato". Come tutti sanno, la pianta del Timo, emana un odore
fortissimo che assomiglia a quello della canfora; tale aroma costituisce la potenza e l'efficacia
dell'olio essenziale di questo vegetale. Gli antichi romani ne facevano un olio per infusione, in cui
venivano bagnati i ramoscelli di alloro, usati nella leggera fustigazione del
massaggio delle Terme. Esso funzionava nella pelle dai pori dilatati per il vapore, come stimolante
dei centri nervosi in genere, ma soprattutto per i nodi energetici sottili (Chakras). Il Mattioli ne
vanta le proprietà come espettorante, fluidificante dei muchi, stimolante dei mestrui e dell'orina,
dissolvente dei depositi di sangue rappreso. Noi oggi aggiungiamo essere il Timo, fortemente
antisettico, particolarmente efficace contro la pertosse e nei catarri gastro intestinali notevoli.
Galeno considerava questa pianta calda al terzo grado e quindi attiva per tutti i disturbi "freddi".
Dioscoride lo consigliava come antielmintico (tenia, ascaridi ed ossiuri), nonché, diluito con
l'Ossimiele, come risolutivo nei dolori delle giunture, nelle sciatiche e nei dolori lombari; nelle
fitte al costato e del petto, nonché della ventosità ipocondriaca. Grazie alle lavorazioni Spagyriche,
viene esaltata in modo particolare, la qualità Aria-Fuoco, in quanto il calore del Timo, viene
veicolato dal suo profumo, che nell'ambito dei quattro Elementi, ne costituisce l'Aria. Questa
speciale condizione, lo mette in grado di sciogliere i blocchi fonte di dolore, come fosse neve al
sole. Va da sé che unito alla Salsapariglia ed alla Pappa Reale in Ossimiele, riesce a compiere dei
piccoli "miracoli".
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