Descrizione
SIDERITE TRITTICO
(con Stachys recta, per rimanere in piedi in ogni circostanza)
Utile nei cambiamenti di stagione per sostenere tutto l'organismo, abbassando lo stress e migliorando l'umore.
Per momenti di profonda tristezza, ansia, apatia, insonnia, incubi, angosce ricorrenti, paure, enuresi dei bambini, nevrosi.
Per tutte le età. Ottimo anche per bambini ed anziani
un trittico in ossimiele meraviglioso con: Stachys recta, Aceto di Melissa officinalis, Miele di arancio
COMPOSIZIONE: Acqua 70%, Aceto 15%, Miele 5%, Siderite (Stachys recta L.) pianta 6%, Melissa
(Melissa officinalis L.) foglie 2%, Arancio fiori (Citrus aurantium L.) fiori 2%
OLIGOELEMENTI: Mg 69,6 mg/L, Ca 218,8 mg/L, Mn 1,44 mg/L, K 3640 mg/L, S 108,4 mg/L.
PROPRIETA’: per stati emotivi depressivi o altalenanti,antistress, antipaura, antipanico.
INDICAZIONI:depressione, angosce ricorrenti, incubi, paure, attacchi di panico, fobie, claustrofobie, stress,
enuresi.
STORIA ED ETIMOLOGIA – E’ una lavorazione in Ossimiele della pianta Siderite, miele d’Arancioed aceto di Melissa.
Questa pianta STACHYS RECTA, che i romani chiamavano Siderite esattamente come il minerale di Siderite, che era considerato un eccellente talismano contro gli influssi negativi aventi come sbocco finale uno stato d’angosciosa paura. Essi pensavano che queste pietre fossero cadute sulla Terra nello stesso momento in cui Saturno, per sfuggire al padre Cronos, si nascose nella regione del Lazio (Latium ha la stessa radice di latere = nascondere). La Siderite vegetale ha la proprietà di solidificarsi, in presenza di determinati stati indotti o spontanei come incubi, paure ricorrenti, insicurezza psichica.
Per gli antichi la pietra, la terra solidificata in genere, aveva forma cubica e da questa forma terrestre è derivato il nome di “INCUBO”, cioè prigioniero di qualcosa di solidificante o già solidificato. Questa pianta attira, quale magnete, questa forza, solidificandosi essa stessa e quindi sciogliendo il vincolo psichico di chi li usa. Questo processo avviene per uso interno e per contatto esterno, in quanto una leggera aspersione su qualsiasi parte del corpo e soprattutto pianta dei piedi, palmi delle mani e spina dorsale, ci dà il termometro del problema. Concludendo, si consiglia un uso ambivalente, cioè quello interno e l’aspersione esterna.
La Siderite detta anche “stregona gialla” o “erba della paura” è una pianta erbacea perenne, mediamente villosa, con un rizoma sub-legnoso verde, il fusto e semplice poco ramificato e villoso. Le foglie sono ovali ed allungate con una nervatura semplice, con crenature sui bordi e villose. I fiori sono riuniti a gruppetti di 3 o 5, sono ermafroditi con corona di colore biancastro, con labbro superiore incurvato e quello inferiore trilobato, con leggera punteggiatura rossobrunae con anello peloso alla fauce.
E’ una pianta che si trova in diverse parti del sud – Europa, fra le quali Alpi ed Appennini. Predilige le zone rocciose,di montagna(fino a 2000m), i boschi, i luoghi aridi, ed il suo periodo di fioritura va da maggio ad agosto. La siderite, ha una lunga tradizione nella storia, anche se spesso identificata con nomi diversi, si ritrova il suo uso nella medicina popolare sin dall’antichità. I romani le attribuirono il nome di siderite come il minerale, in quanto si riteneva che lo stesso, fosse un ottimo talismano contro le influenze negative che avevano come manifestazione ultima, gli stati di angoscia e paura. mLa leggenda narra che questi minerali fossero caduti sulla terra nel momento in cui Saturno, per sfuggire a suo padre Cronos, si rifugiò nella regione del Lazio( da latere = nascondere).
La pianta di Siderite, nelle sue applicazioni ha la caratteristica di solidificare in presenza di stati di paura, spontanei o indotti, e accerta così la presenza di stati di ansia, paura, instabilità psichica. Curioso è, anche osservare come il termine “incubo” abbia origine dal fatto che, la pietra e anche la terra solidificata in genere fossero considerate di forma cubica, per cui l’incubo indica uno stato in cui si è prigionieri di qualcosa di solidificante o di solidificato. L’azione è di tipo magnetico,infatti attirando questo tipo di energia, solidifica e quindi libera Il vincolo psichico di chi ne fa uso, e sarebbe consigliabile sia per uso interno che topico. Secondo la tradizione popolare, la pianta veniva detta oltre che “erba della paura”, anche “erba della Madonna”, e veniva raccolta il 15 di agosto nel giorno dell’Assunta in modo che la pianta, mantenesse la benedizione della Madonna. Le donne ne facevano scorte in quella giornata e la lasciavano poi seccare per usarla anche successivamente. La usavano principalmente per fare decotti, con i quali lavavano il palmo e il dorso delle mani dei bambini, e qualcuno addirittura tutto il corpo, per scacciare via da essi la paura.
Nonostante la valenza primaria come ampiamente discusso, riguardi gli stati ansiosi e di paura, la siderite è utile anche come antistress, e nei casi di cefalee e vertigini oltre che come antisudorifero. Per la seconda componente del trittico, viene usato l’aceto di melissa. La melissa è un erba perenne che può raggiungere l’altezza di un metro,ha le foglie picciuolate, di colore verde intenso nella parte superiore e più chiare nella parte inferiore; sono inoltre presenti numerose cellule oleifere, e ricorda vagamente l’ortica, anche se ha una profumazione tipica, simile al limone. I fiori sono a forma di calice campanulato e sono di colore bianco con sfumature rosa pallido.
La melissa detta anche “erba cedrata”, “limoncina”, o “cedronella”, prende presumibilmente il suo nome dalla radice indoeuropea “mel” da cui deriva anche la parola miele. La melissa era ben nota, e già utilizzata sin dall’antichità, ed in Grecia il termine indicava anche l’ape, che era considerata una rappresentazione del divino. Si sa che le sacerdotesse dei misteri di Eleusi e di Efeso venivano chiamate “Melisse”, e durante i rituali esse lavavano la lingua e le mani col miele, affinché in questo modo venissero purificate la parola e le azioni. Anche durante il medio evo, la melissa fu una pianta di primaria importanza, e lo stesso Carlo Magno la fece impiantare nei giardini medicinali. Pare che il legame con le api sia inscindibile, infatti in quel periodo era abitudine comune usarla come richiamo per le stesse, anche perché lo zucchero era costoso come dolcificante, e le api richiamate dalla melissa permettevano una buona produzione casalinga di miele.
La melissa è ben nota per le sue proprietà sedative e antispastiche, ma tuttavia vanno considerati innumerevoli altri aspetti molto importanti. Nel medio evo per esempio, la si usava anche contro isterismo ed epilessia perché si riteneva che avesse grandi effetti sulla psiche. Inoltre è un ottimo antibatterico ed antivirale grazie alla presenza di tannini, e polifenoli, oltre che antifungina, antistaminica, ed antigonadotropica. Non in ultimo va anche considerata la sua attività antitiroidea e nello specifico Antitireotropina(TSH), pare che sia infatti abbassando la produzione del TSH, che riesca a svolgere la sua azione spasmolitica, e neurosedativa.
La terza pianta di cui viene usato il miele per il composto, è il “Citrus Sinensis”(arancio). IL citrus sinensis appartiene alla famiglia delle rutacee, può raggiungere un’altezza di 5 metri ed ha foglie lucide, coriacee, e può presentare un’aletta sul picciolo ed anche delle spine a seconda della varietà. I fiori crescono in primavera e in estate, ed hanno colore bianco ed un profumo molto intenso. Il frutto è l’arancia. Questa specie, arrivo in Europa dalla Cina intorno al 1600, e trovo immediatamente rapida diffusione nella zona del Mediterraneo, in quanto la pianta è poco adatta alle temperature fredde. I frutti contengono alte dosi di vitamina C oltre che importanti proprietà organolettiche. Nonostante il nome attribuitole, pare che il frutto e più in generale tutti gli agrumi non fossero propriamente originari della Cina, ma dell’arcipelago della Malesia nel quale si suppone che gli agrumi fossero già presenti 20 milioni di anni fa.
Il miele di arancio ha inoltre proprietà sedative, vitaminiche, battericide, antimalariche, ed è un antispasmodico, utile anche nei casi di insonnia ed emicrania.
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